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Località di interesse da visitare in bici
Dolomiti, patrimonio di bellezza

In bici fra storia, cultura e tradizione ladina

Affrontare i tornanti, uno dopo l’altro. Immergersi nelle valli, scorgere i campanili e dietro le guglie rocciose. Sentirsi parte di una terra ricca di storia che le genti ladine hanno conservato nei secoli - le Dolomiti Patrimonio UNESCO.

I tre passi Percorso fotografico

"Da Ciaulonch a Fauzare ruon con puoch plu de n vare", come dicono i ladini. Dal passo Campolongo al passo Falzarego ci si arriva con poco più di un passo.

Eh no, non bastano 16 tornanti per compiere l’intero giro. 16 sono i tornanti del passo Falzarego, 13 km di puro piacere con spettacolari punti panoramici.

Stringere il manubrio e sentirsi parte di un mito

Poeti, artisti, scrittori, filosofi hanno da sempre celebrato il mito del ciclismo, sport epico per eccellenza. Ma è sulle Dolomiti che il pedalare si è trasformato in epopea. Basta salire in sella per rendersene conto. Ecco perché il Dolomites Bike Day è un appuntamento amato da migliaia di ciclisti: qui è possibile sentirsi parte di una storia che vorremmo non finisse mai.

Ciastel Colz in Alta Badia
Castello Colz a La Villa
eroe leggendario ladino
da La Villa
da Arabba

Il Castello di Colz risale al 1536. Passato negli anni di famiglia in famiglia, lentamente iniziò ad andare in rovina e solo alla fine degli anni Ottanta il castello fu ristrutturato.

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Chiesa di Santa Caterina a Corvara

Chiesa di S.Caterina

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anno prima menzione
da La Villa
da Arabba

La leggenda narra che l’autore dei dipinti sui due pannelli dell'altare principale sia nientemeno che il famoso maestro del Rinascimento veneto Tiziano.

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Il Castello di Andraz vicino ad Arabba

Il Castello di Andraz

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secolo
da La Villa
da Arabba

Le antiche mura del castello di Andraz, immerse nel silenzio dei monti pallidi, evocano un passato lontano.

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Vecchie gallerie del Passo Falzarego
Antichi resti della Strada delle Dolomiti

Gallerie del Passo Falzarego

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anno prima menzione
da La Villa
da Arabba

Le vecchie gallerie testimoniano la grande opera ingegneristica compiuta dagli austriaci per la realizzazione della Grande Strada delle Dolomiti. I lavori iniziarono nel 1901 e nel 1909 si realizzò il tratto Arabba – Cortina che comprende il Passo Falzarego.

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Passo Valparola e Averau

Rettilineo del Valparola

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KOM Giro d'Italia
da La Villa
da Arabba

Valparola, dritto fino in cielo!
Il rettilineo del Valparola è duro e tosto ma ti ammalia e ti strega. Quanta fatica pedalare gli ultimi metri fino alla cima ma che spettacolo una volta arrivati. La vista si apre su panorami unici al mondo. Quanta bellezza.

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Forte Tre Sassi sul Passo Valparola

Forte Tre Sassi

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soldati ospitati
da La Villa
da Arabba

La fortezza in pietra risalente al 1897 e restaurata negli anni 2000 ospita un museo in cui sono esposte armi ed equipaggiamento dei soldati della prima guerra mondiale.

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Mür dl Giat a La Villa
Mür dl Giat Maratona dles Dolomites
pendenza massima
da La Villa
da Arabba

Non dire gatto, se non ce l'hai nel garretto!
Il Mür dl Giat è la salita che parte dal centro di La Villa e porta alla parte alta del paese. È corta ma estremamente impegnativa, con punte del 19%.

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Altre domande?Informazioni utili
Gruppo di ciclisti in Alta Badia

Chiesa di S.Caterina

N 46° 32’ 51.2808” E 11° 52’ 37.542”

La chiesa parrocchiale di Santa Caterina d’Alessandria, menzionata già nel 1347, è la prima chiesa di Corvara.

Nel piccolo edifico in stile tardo gotico si possono ammirare opere di notevole bellezza e importanza artistica, come alcuni affreschi e un altare ad ante risalente al 1520.

La leggenda narra che i dipinti sui due pannelli dell'altare siano nientemeno che del Tiziano.

Il Castello di Andraz

N 46° 30’ 16.8732” E 11° 59’ 21.1092”

Le rampe del Falzarego non sono solo impegnative, ma riservano scorci di grande bellezza. La maestosità del paesaggio richiede la giusta contemplazione e una sosta il castello di Andraz la merita senz'altro. Le antiche mura, immerse nel bosco e nel silenzio dei monti, evocano un passato lontano. Basta avvicinarsi e la storia riprende a girare in un vortice di emozioni infinite.

Rettilineo del Valparola

N 46° 31’ 33.672” E 11° 59’ 45.132”

È duro, tosto. Il rettilineo del Valparola è come la sirena di Ulisse: ammalia e ti strega. Meglio tenere la testa china sul manubrio e pedalare sotto i sassi che custodiscono ancora migliaia di proiettili.

Però, quando si arriva in cima, che spettacolo: la fatica scivola nell’incanto di un paesaggio memorabile. Grazie Madre Terra.

Forte Tre Sassi

N 46° 31’ 40.53” E 11° 59’ 29.1588”

La fortezza in pietra, costruita nel 1897 per difendere i confini meridionali dell'Impero austro-ungarico, si mimetizza nel paesaggio sassoso del passo Valparola.

Nel 1915 venne colpita da bombe sparate dalle 5 Torri e quasi totalmente distrutta. Restaurata negli anni 2000, oggi la fortezza ospita un museo in cui sono esposte armi ed equipaggiamento dei soldati della prima guerra mondiale.

Mür dl Giat

N 46° 34’ 59.0448” E 11° 54’ 3.8303999999998”

Il Mür dl Giat è lo scherzo finale della Maratona, come se non bastasse tutta la fatica per arrivare fino al traguardo. Però è una chicca, una specie di medaglietta al valore del ciclista più incallito.

Occhio però, la salita che parte dal centro di La Villa e porta alla parte alta del paese è corta ma estremamente impegnativa, con punte del 19%.

Ciastel Colz

N 46° 34’ 50.8188” E 11° 53’ 50.9424”

Il Castello di Colz risale al 1536. Passato negli anni di famiglia in famiglia, lentamente iniziò ad andare in rovina e solo alla fine degli anni Ottanta il castello fu ristrutturato. Legato alle avventure dell’eroe ladino Gran Bracun, famoso per le sue gesta eroiche, oggi Ciastel Colz è privato e non visitabile. In primavera, la dimora che si erge in mezzo ai prati fioriti di giallo con sullo sfondo il gruppo del Sella ancora innevato, è un colpo d’occhio di rara bellezza.

Gallerie del Passo Falzarego

N 46° 31’ 4.4256” E 12° 0’ 19.7676”

Le vecchie gallerie testimoniano la grande opera ingegneristica compiuta dagli austriaci per la realizzazione della Grande Strada delle Dolomiti. I lavori iniziarono nel 1901 e nel 1909 si realizzò il tratto Arabba – Cortina che comprende il Passo Falzarego. La strada aprì l’accesso al cuore delle Dolomiti collegando Bolzano con Fassa, Livinallongo e Cortina aprendo un percorso di grande attrattiva paesaggistica attraverso i passi dolomitici che fino a quel momento rappresentavano ostacoli insormontabili.